KNITTING RELAY in italiano: "la staffetta del lavoro a maglia" nasce nel 2011 come progetto collettivo di knitting itinerante, attraverso il coinvolgimento di 30 donne tra loro sconosciute. Una sorta di gioco che ha visto la realizzazione a più mani di un manufatto che ha girato l'Italia durante 8 mesi di viaggio. Un progetto che ha coinvolto persone che si sono conosciute attraverso la rete e che è culminato nel marzo 2012 nella giornata di presentazione del manufatto presso il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.
Ripercorriamo insieme la storia di questa staffetta:
Il progetto:
Knitting Relay "La staffetta del lavoro a maglia" nasce nell’anno che vede i festeggiamenti dei 150 anni dall’Unità d’Italia. Il progetto prende le sue mosse in rete, tramite uno scambio di messaggi e di idee. Nasce quasi per gioco, con il semplice intento di mettere in comunicazione persone che non si conoscono tra loro e che vogliono condividere la stessa passione per il lavoro fatto a maglia. Da principio sono cinque ad occuparsi del progetto, successivamente rimarranno le tre attuali curatrici. L’idea è quella di creare un gruppo capace di realizzare un manufatto a più mani, da far viaggiare per tutta l’Italia come fosse una staffetta. Il gruppo è formato da 30 donne che principalmente non si conoscono tra loro.Il regolamento prevede la creazione da parte di ogni partecipante, di un proprio manufatto realizzato con lana, tessuti e tutto ciò che è affine al filato, inclusi altri materiali come la carta, i fili metallici etc. Alcune regole semplici ma chiare, che consentiranno ai partecipanti di vivere un’emozione davvero particolare. La tecnica di esecuzione, principalmente legata al lavoro a maglia è tuttavia libera. Ogni partecipante avrà modo di esprimersi liberamente e di dare sfogo alla propria creatività. Il manufatto verrà trattato come una staffetta e alla fine del lavoro di ognuno sarà spedito al concorrente successivo. I partecipanti ricevono il pacco con il manufatto creato da coloro che l’hanno preceduti, realizzano il proprio contributo lo assemblano al resto e terminato il lavoro lo spediscono al concorrente successivo, e così via fino alla fine del viaggio. 30 saranno le tappe complessive, 12 regioni, 27 tra città e paesi, 8 mesi di viaggio. Un'avventura iniziata il 15 giugno 2011 a Palermo e terminata il 24 febbraio 2012 a Faenza.
Il manufatto e il viaggio:
Knitting Relay si presenta alle sue origini come un ricciolo di lana colorato delle dimensioni di 30x30cm circa. Il manufatto viaggia per posta, dapprima dentro ad una busta e successivamente (per via delle sempre più crescenti dimensioni) dentro ad uno scatolone. I contatti e le comunicazioni tra i partecipanti avvengono attraverso la rete. La tradizione incontra la modernità: l’invio per mezzo posta, facebook, il lavoro a maglia e la novità dell’idea.
Il progetto crea curiosità e fa il giro della rete, giorno dopo giorno aumentano coloro che seguono l’avventura attraverso la pagina facebook. Il manufatto viaggia in su e in giù per l’Italia, senza un ordine prestabilito, infatti man mano che viene completata una tappa si chiede agli altri partecipanti di prenotare il proprio turno. Fili colorati di lana, cotone e altro ancora uniranno l’Italia, dal Sud al Nord, passando per il Centro, coinvolgendo anche persone provenienti da altri paesi. Knitting Relay è un manufatto, realizzato da mani diverse, attraverso un passaggio del testimone, che “unisce” modi di creare diversi, modi di pensare diversi, tramite fili, lane, cotoni, carta, stoffe e altro, per divenire unico. Diversi dialetti per un unico linguaggio.
Progetto a cura di: Lauraluna Ceccolini, Mariapia Gambino, Andrea Kotliarsky
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PARTECIPANTI DELL'EDIZIONE 2011:
ADRIANA GAZZELLI, Casola in Lunigiana. Massa Carrara
ANDREA KOTLIARSKY, Faenza (RA) (Pagina FB: Andrea Kotliarsky)
ANNA CERVETTO, (DontstopmeSanremo) Sanremo, (Pagina FB: Le borse di Patafrulli)
ANNA DIPAOLA, Barletta
BARBARA DELLA PINA, Massa ( MS)
CANTA INCANTESIMI, Prato
CICITTA PICCIOTTO , Palermo (Pagina fb: Kikke di gioie)
CRISTINA VENZANO , Arquata Scrivia, Alessandria (Blog: Colorandia di Cristina)
GIORGIA CREMI LAI, Torino. (Blog: Le Kose di Kalinta)
GIULIANA BALBI, Trieste (Blog: Giuliana Balbi)
LAURALUNA CECCOLINI, Roma (Pagina FB: Le Creazioni di Lalù)
LUCIA SELLAN, Azzano Decimo (PN)
LUISA GOZZI, Modena
MARCELLA COLABELLO, Napoli
MARIA CRISTINA SCHIAVONE, Brindisi. (Pagina FB:"ES!by Cristys")
MARIA LAURA RAGONE, Collarmele - L'Aquila
MARIAPIA GAMBINO, Faenza (RA) (Blog: FattiDiC'Arte)
PAMELA CASADIO, Boncellino di Bagnacavallo (RA) pomelo.it
PAOLA FLAMINI Altopascio- Lucca
PATRIZIA LUCIANO Mercato San Severino (SA) (Blog: PitipitàPitipità)
RITA STANCO, Salerno (Profilo FB: Rita Stanco)
R.C. Messina
SILVIA BRENTEGANI, Venezia (Blog: TOCCO di LI'LLA')
SONIA MUGELLESI, Imola (Bo)
STEFANIA POLLINI, Roma
S.R. PalermoPATRIZIA GRASSO, Catania
VIVIANA CAMPAGNA, Borghetto Lodigiano - Lodi
KNITTING RELAY 2011. REGOLAMENTO
- 1. La tecnica di lavorazione è quella affine all’uncinetto,massima libertà cretiva.
- 2. Sono ammessi anche altri materiali come: cartapesta, filo di rame, stoffa, materiali di riciclo, feltro, da assemblare o inserire, purchè riescano ad inserirsi bene nel contesto del filato e rispettino il lavoro nel suo complesso.
- 3. Ogni partecipante dovrà inserire il proprio contributo, agganciandosi a quanto già realizzato, senza compromettere o alterare il lavoro eseguito dai precedenti partecipanti.
- 4. Ogni partecipante è tenuto ad aggiornarsi dello svolgimento del lavoro attraverso la pagina Facebook: Knitting Relay, per prendere i contatti necessari al passaggio del testimone e per controllare le eventuali modifiche in corso d'opera.
- 5. Il lavoro viaggerà mezzo posta o corriere.
- 6. La partecipazione è GRATUITA. L'unica spesa che i partecipanti dovranno sostenere (oltre a quella relativa ai materiali impiegati per la realizzazione del manufatto) equivale a quella di imballaggio e spedizione del manufatto.
- 7. Fotografare il manufatto. Le partecipanti dovranno fotografare il manufatto integralmente, oltre al particolare realizzato durante il proprio turno. Le foto debbono essere fatte su un fondo neutro, che consenta di vedere bene il manufatto e di far risaltare i suoi colori. Le foto debbono avere una risoluzione ottimale, inoltre vanno postate sulla pagina Facebook oppure inviate per messaggio privato ad una delle organizzatrici o tramite e-mail.
- 8. A lavoro ultimato il partecipante dovrà fornire le dimensioni finali del manufatto.
- 9. Conservare scontrini, ricevute, buste o quant’altro accompagna il lavoro relativo alla propria partecipazione. Questo materiale servirà a raccontare la storia e il percorso del manufatto. (Materiale che peraltro sarà utilizzato per eventuali mostre o eventi).
- 10. TEMPI DI ESECUZIONE: dal giorno in cui il manufatto arriva a sua destinazione, il partecipante potrà tenerlo in casa propria per un massimo di 4 GIORNI. Tempo entro il quale dovrà realizzare il proprio intervento, le foto e spedire del pacco al successivo partecipante. In questo frangente il partecipante che ha in consegna il manufatto dovrà dare comunicazione di arrivo e partenza del manufatto attraverso Facebook o messaggio privato.